Liberare gli uomini dal bisogno di adesione a un modello sociale di maschilità non sostenibile (il “vero uomo” vincente privo di emozioni e di fragilità) e dal bisogno di provare costantemente la propria mascolinità agli altri uomini[1], porterà a un maggior benessere delle persone e a migliori relazioni.

Lo scopo di questa formazione è migliorare le relazioni tra le persone che lavorano insieme e il loro benessere individuale attraverso:

• la valorizzazione del potenziale di ogni collaboratore

• la riduzione dello stress da performatività

• l’attitudine all’ascolto e lo sviluppo di empatia 

• il linguaggio del consenso e la comunicazione non violenta

• l’adozione di comportamenti relazionali più cooperativi

• la riduzione di comportamenti potenzialmente critici e/o discriminatori in azienda

[1] Si fa riferimento ai concetti di maschilità egemone(“Masculinities” di R.W. Connell, 1995) e di mascolinità precaria (Guyland: The Perilous World Where Boys Become Men" di M.S. Kimmel, 2008)

DON’T BE A GENDER BOOMER - L’ingresso nel mondo del lavoro dei Gen Z, con la loro affinata sensibilità sui temi dell’inclusione, della pluralità e della discriminazione, spinge sempre di più verso una riscrittura dei modelli, senza la quale il rischio di incomprensioni è gigantesco. E il rischio di una pessima reputazione, anche.

Le aziende che mostrano una forte sensibilità verso i temi di genere vengono percepite come più responsabili, innovative e attente al benessere dei propri dipendenti, elementi che oggi influenzano positivamente la reputazione sia interna che esterna. In un contesto in cui consumatori, talenti e investitori sono sempre più attenti ai valori etici e sociali, adottare politiche di inclusione e parità di genere diventa un vantaggio competitivo.

MASCHIO DELTA è un progetto pensato per rispondere alle richieste imposte alle aziende con il UNI/PdR 125/2022 - Linea guida sul sistema di gestione per la parità di genere.

La nuova disciplina impone il raggiungimento di alcuni KPI da dichiarare nella stesura di alcuni documenti obbligatori:

• "Rapporto Biennale sulla Parità di Genere” (aziende e organizzazioni con più di 50 dipendenti)

• “Relazione di genere” (aziende tra i 15 e i 50 dipendenti) 

• “Relazione di genere” (aziende tra i 15 e i 50 dipendenti) che vogliano partecipare a bandi e gare pubbliche o utilizzare sgravi fiscali e contributivi

MASCHIO DELTA è la risposta in particolare ad alcuni dei KPI fissati dalla normativa:

Area 5.2| Cultura e Strategia| KPI Parametri 1/ 2 / 3/ 4/ 5/ 6/ 7

Area 5.3| Governance| KPI Parametri 1/ 2/ 4

Area 5.4| Processi HR| KPI Parametri 1/ 3/ 6

• NON RINUNCIARE AL POTENZIALE - Disinnescare gli stereotipi di genere, a partire da una messa in discussione dei modelli maschili imperanti, serve a rimuovere gli ostacoli alla valorizzazione delle persone. Gli stereotipi patriarcali sono dannosi perché bloccano il potenziale di chi li subisce[1]. Con un dialogo che valorizza le persone, possiamo creare relazioni più cooperative e una cultura di vera uguaglianza, in cui ogni persona è davvero libera di esprimere il proprio potenziale e di contribuire alla crescita della collettività.

• NON FARE DECIDERE I TUOI BIAS - Identificare i pregiudizi inconsci che portano ad assunzioni, promozioni, deleghe e incarichi, e disparità di trattamento tra i collaboratori, aumenta le possibilità di gestire in modo più efficace le persone e rispondere meglio alle esigenze dei team e delle organizzazioni.

Un recente rapporto di Gartner (https://www.gartner.com/en/documents/3999120) sottolinea come i team che operano in ambienti diversificati e inclusivi siano più produttivi e creativi, contribuendo a posizionare l’azienda come leader in termini di innovazione e responsabilità sociale.

[1] Body shaming, abilismo, razzismo, adultismo condividono il fatto di essere sistemi di oppressione o meccanismi sociali che perpetuano disuguaglianze e discriminazioni, nei confronti di determinate categorie di persone. Tutti si basano su stereotipi che riducono le persone a caratteristiche semplicistiche o negative. Tutti generano insicurezze, esclusione sociale e stigma per le persone che ne sono vittime.