Di Donald Trump, Harry Potter e Lucio Seneca
Idee sulla paura e sulla rabbia
La mattina il mio compagno esce molto presto, è proprio una bella persona e mi lascia il caffè pronto. Così posso sedermi e bevendo il mio caffè tiepidino nel silenzio della casa, ascoltare quasi quotidianamente una rassegna stampa. È ormai diventata una routine, ma a volte accende dei pensieri. Oggi per esempio.
Leggo in sottotraccia ormai da tempo due emozioni che mi sembrano il movente di molte delle notizie dell’ultimo periodo: i risultati elettorali americani, i bombardamenti israeliani, i missili balistici russi, gli infermieri aggrediti, certe proposte di legge italiane, ciò che succede nelle carceri.
Sono la PAURA e la RABBIA.
PAURA del diverso, dell’ignoto, del futuro, paura di impoverirsi, di restare ai margini, di soccombere, di non essere abbastanza rilevanti. Paura di stare dalla parte di chi perde, in un mondo di persone che o vincono o perdono.
RABBIA come risposta alla paura, per sentirsi forti invece che deboli, aggressori invece che aggrediti.
"Ci sono più cose che ci spaventano di quelle che realmente ci opprimono; e spesso soffriamo più nell'immaginazione che nella realtà." Lo diceva bene Seneca, la paura non è solo una reazione emotiva, è un'esperienza profondamente radicata nella nostra mente. È spesso legata a pensieri antichi e prodotta da proiezioni future.
La maggior parte delle nostre paure non riguarda eventi reali, ma il timore di ciò che potrebbe accadere. Già.
O per dirla alla Harry Potter, il problema è la paura della paura stessa, che toglie le parole, impedisce anche solo di nominare, figuriamoci di dominare i propri timori, meglio rinunciare e sottomettersi a un potente protettore (Trump con i Mangiamorte, mi torna abbastanza)
Molto fa, in questo, il contesto: se la politica, l’informazione, chiunque abbia un podio e possa parlare non perde l’occasione per spaventare a morte, allora avremo persone spaventate prima e arrabbiate poi.
E allora cosa può fare uno che la mattina, nel silenzio della casa, sta bevendo il caffè che la sua persona preferita ha lasciato tiepido nella caffettiera?
Può andare a cercare l’altra parte della storia, quella positiva, quella in cui le cose vanno bene, quella che c’è sempre anche se fa meno scalpore, quella in cui la Colombia ha abolito i matrimoni infantili; Vietnam, India e Pakistan hanno ufficialmente debellato il tracoma; quella in cui nel Canale d’Otranto è stata creata la più grande riserva marina dell’Adriatico; quella in cui le colonie di api sono in aumento nel mondo e le emissioni di gas serra in Europa hanno appena superato il loro record negativo; quella in cui è stata completata la mappa infrarossi della galassia o in cui sta crescendo il numero di soldati israeliani che si rifiutano di combattere…non vado avanti anche se mi piacerebbe, ma ho finito il caffè.